Il Barchessone Vecchio

Nel cuore delle Valli Mirandolesi, esattamente nell'area compresa tra San Martino Spino e Gavello, sorge il "Barchessone Vecchio", storico edificio agricolo che racchiude una parte importantissima della storia e delle tradizioni socio-culturali del territorio mirandolese.

Il Barchessone Vecchio fu edificato nel 1824 ed utilizzato come scuderia dall’Esercito Italiano sino alla metà del Novecento. Assieme al vicino Barchessone Barbiere, era considerato tra i più belli del territorio, tanto da essere definito “la Basilica delle Valli”.

Tra il 1997 e il 1999 l’edificio fu quindi oggetto di un indispensabile restauro che trasformò l’edificio storico di proprietà della Coop «O. Focherini» in luogo ad uso pubblico per attività di tipo educativo, culturale e sociale. L’edificio restaurato venne inaugurato il 2 maggio 1999.

Con il sisma del 2012 (in particolare l’evento sismico di magnitudo 5.9 del 20 maggio ebbe epicentro ad appena 6,5 km di distanza) l'edificio fu gravemente lesionato e reso inagibile dal disastroso.

Ma il Barchessone non si è arreso! L’edificio, dopo nuovi lavori di ristrutturazione, è stato riaperto il 31 marzo 2019 ed è tornato a proporre attività, spettacoli, laboratori ed iniziative di conoscenza e promozione delle Valli Mirandolesi che ogni anno si svolgono da aprile a ottobre nei giorni di apertura (sabato e domenica dalle 15.30 alle 19.30).

Dal 2021 il Barchessone accoglie anche l’Archivio dei lavori dell’Architetto Fabio Reggiani, prematuramente scomparso il 3 dicembre 2016 quando era impegnato nel secondo progetto di recupero del Barchessone Vecchio.

Fabio Reggiani ha sempre avuto a cuore le «sue» Valli e l’archivio vuole onorarne la memoria e l’impegno per il territorio, concretizzatosi con studi e ricerche già durante gli anni universitari e, soprattutto, con specifici progetti durante la sua attività professionale (il "Progetto Valli", i progetti di restauro e ristrutturazione del Barchessone Vecchio, del Barchessone Barbiere, della Casa Arginone).

Nel Barchessone è ospitato il Centro di Educazione alla Sostenibilità (CEAS) Intercomunale “La Raganella”, un servizio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord accreditato dalla Regione Emilia-Romagna nella rete regionale CEAS.

Con progetti educativi e iniziative di sensibilizzazione ambientale, “La Raganella” intende stimolare una più forte sensibilità verso il territorio sia nella popolazione residente sia nei visitatori. Conoscere infatti le Valli Mirandolesi è il primo passo per impare ad amarle e a salvaguardarle, favorendo il giusto rapporto tra l'uomo e il suo ambiente.

“La Raganella” si è attivata innanzitutto come supporto educativo per docenti e classi organizzando attività nel territorio della Bassa Modenese, laboratori didattici e mettendo a disposizione una ricca biblioteca di settore.

UN PO' DI STORIA

L'edificio venne realizzato nel XIX secolo per l'allevamento dei cavalli, attività tipica della zona fin dal XV secolo ad opera dei Pico, allora signori di Mirandola. Chiamato anche "Basilica delle Valli Mirandolesi", per la sua somiglianza con le chiese paleocristiane, il Barchessone Vecchio si distacca completamente dai rustici della cultura locale per la sua inconsueta e originale pianta poligonale. È caratterizzato infatti da una pianta di 16 lati e un diametro di circa 28 metri.

Il piano superiore ottagonale, adibito ad alloggio del fattore, è sorretto dalla serie più interna dei pilastri della stalla e da una grande colonna centrale, al cui interno è collocata una scala a chiocciola comunicante con la scuderia sottostante, che originariamente era l'unico collegamento fra la stalla e l'abitazione. In seguito venne realizzata una scala in legno esterna, per accedere al piano superiore direttamente dall'esterno. Il tetto dell'abitazione culmina con una lanterna in mattoni.

Nello stesso territorio, presso i terreni di Portovecchio di San Martino Spino di Mirandola, nel 1883 a seguito dell'istituzione del "Quinto Deposito Allevamento Cavalli" affidato al Ministero della Guerra, sorsero altri sei Barchessoni che utilizzavano la stessa struttura architettonica, sia pure semplificata in un unico piano per il ricovero dei cavalli, del Barchessone Vecchio. Di questi barchessoni, rimane testimonianza solo del Barchessone Portovecchio, Barbiere e Fieniletto, tutti da scoprire attraverso una bella biciclettata nelle Valli tra i colori e gli spazi immensi delle Valli, usufruendo del servizio DI noleggio gratuito biciclette, attivo presso il Barchessone Vecchio, in occasione delle sue aperture.

 

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